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Il Palestrina: Periodico Musicale Ecclesiastico

(Rome, 1869-1870)

RIPM Preservation Series: European and North American Music Periodicals (2017)

Publisher: Stabilimento Camerale

Printer: Tipografia Camerale

Owner-Director: Loreto Iacovacci

Periodicity: Monthly

“Among so many newspapers that deal with theaters, there was not ... in all of our peninsula a newspaper that dealt with sacred music. It is now the sixth month since Il Palestrina was born in Rome and is published every month with excellent auspices, since it was received gladly by almost all of its local and foreign brethren. The purpose of the magazine is to reclaim the honor and dignity of sacred music through its writings, and it proposes to do so 1. Discussing the nature and limits of the Gregorian chant, 2. Disputing the nature and limits of the singing of Palestrina, 3. Discussing compositions for voices with organ accompaniment. His publications are then accompanied by a beautiful gift that members receive at the end of each quarter consisting of eight pages of music always chosen with the intent to provide a beautiful example of composition. The first dispensation of music contains a portion of a Messa de Beata Virgine, a mass which is very little known, according to the London Tablet, but which is worthy of particular study, not only as an example of composing on the melodies of the still chant, but also for the artifices of imitation and fugue which are grafted onto it with such ease and naturalness that they do not detract at all from that simplicity and majesty which even by some of the best composers was sometimes sacrificed in order to display an ingenious ability which in sacred music should only appear as a handmaiden, never as a sovereign. For those composers (adds the said newspaper) who intend to base their art on a scientific basis, Palestrina is a publication of inestimable value; For the English, then, it is of special interest, because the only school they have (that of the 16th century) owes its greatness to the Roman school of the same epoch, being an offshoot of it, and because Palestrina begins to expound the laws of harmonic combinations, which were the creation of this school and the source of how many rules of appearance from that time to the present day have been adopted everywhere, so that they will easily gather that in the great undertaking of the restoration of music, Venice, Naples, Turin, Arezzo, Milan, Florence, Palermo, Bologna all lend their work and that Palestrina in Italy is not alone, being the movement more extensive than what is believed.”

“Il Palestrina.” Strenna Musicale Romana per l’anno 1870, 1 (1870): 50-51.

Translation of: “Fra tanti giornali che si occupano dei teatri mancava (che il crederebbe?) in tutta la nostra penisola un giornale che si occupasse della musica sacra. Volge ora il sesto mese da che vide la luce « il Palestrina » in Roma e va pubblicandosi ogni mese con ottimi auspicii, poichè venne accolto lietamenta da quasi tutti i suoi confratelli nostrani ed esteri. Esse ha per iscopo rivendicar cogli scritti l’onore e la dignità della musica sacra, e si propone di farlo 1. Assegnando norme certe sulle modulazioni del Canto Gregoriano, 2. Disputando sull’indole e i limiti del canto alla Palestrina, 3. Ragionando sulle composizioni per voci con accompagnamento d’organo. Le sue pubblicazioni poi vengono accompagnate da un bel dono che ricevono gli associati alla fine d’ogni trimestre consistente un otto pagine di musica scelta sempre coll’intento di porgere un bell’esemplare di composizione. La prima dispensa de musica contiene porzione di una Messa de Beata Virgine, messa pochissimo conosciuta, dice il Tablet di Londra, ma degna di essere studiata particolarmente non solo come esemplare di comporre sulle melodie del canto fermo, ma ancora per gli artificii d’imitazione e fuga che vi sono innestate con tal facilità e naturalezza da non toglier punto di quella semplicità e maestà che anche da alcuni de’migliori compositori fu talvolta sacrificata per far mostra d’una ingegnosa abilità che nella musica sacra dovrebbe comparire soltanto come ancella mai come sovrana. Per quei compositione (soggiunge il detto giornale) che intendono di proposito fondar l’arte loto sopra una base scientifica il Palestrina è una pubblicazione di pregio inestimabile; per gl’Inglesi poi è di speciale interesse, perchè l’unica scuola che essi abbiano (quella del secolo XVI) deve la sua grandezza alla scuola romana della stessa epoca, essendone une diramazione, e perchè il Palestrina imprende ad esporre le leggi delle combinazioni armoniche, le quali furono creazione di questa scuola e sorgente di quante mai regole di compare da quel tempo fino a’giorni nostri dovunque si adottarono » Ciò posto invitiamo i nostri lettori a percorrere le colonne di tal Periodico per conoscere viemmeglio le vedute che hanno gli scrittori del medesimo riguardo alla musica di chiesa, onde facilmente raccoglieranno che nella grande intrapresa della restaurazione della musica, Venezia, Napoli, Torino, Arezzo, Milano, Firenze, Palermo, Bologna tutte prestano l’opera loro e che il Palestrina in Italia non è solo essendo il movimento più esteso di quello che si crede.”

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